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Quando parliamo di Astrattismo o di arte astratta facciamo riferimento a una corrente artistica che fa uso di forme, colori e linee che abbiamo una loro autonomia rispetto al mondo reale. L’atto di nascita dell’Astrattismo è il testo Astrazione e Empatia di Wilhelm Worringer che, nel 1908, definisce per la prima volta cosa sia l’arte astratta, in opposizione all’arte figurativa europea.
Worringer era uno storico dell’arte tedesco, ma in realtà l’astrattismo si sviluppa in diverse zone del mondo, in particolare in Italia, Inghilterra, Russia e nella stessa Germania. Sebbene la pittura sia materia d’elezione di questo movimento artistico, le opere astratte trovano anche altri campi d’applicazione. In Russia, ad esempio, l’astrattismo è legato a doppio filo alla musica, mentre in Italia il movimento futurista si concentra sull’applicazione di questi concetti alla scultura.
I maggiori rappresentanti di tale corrente sono tre pittori astratti: in Russia Kandinskij è il fondatore e precursore dell’arte astratta, operando nel campo della pittura e facendo esperimenti che riguardano anche l’uso della musica; in Olanda, Pietr Mondian fonda insieme a Teo van Doesburg la cosiddetta Arte Neoplastica, caratterizzata da composizioni essenziali e geometriche; un altro artista russo, Kasimir Malevich, è il più celebre rappresentante di un movimento chiamato Suprematismo, fondato sull’assoluta purezza delle forme, come testimoniato dalla sua opera più famosa, Quadro bianco su fondo bianco (1919).
L’arte astratta è stata fondamentale nello sviluppo delle avanguardie artistiche europee. Pablo Picasso, in Conversation avec Picasso, disse provocatoriamente a proposito dell’argomento: “L’arte astratta è semplice pittura. Cosa c’è di così sensazionale al riguardo? Non esiste un’arte astratta. Si deve sempre partire da qualcosa. Più tardi si avrà il tempo per rimuovere ogni traccia di realtà”.
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