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Quella della pop art è una corrente artistica nata intorno agli anni cinquanta in USA e diffusasi, negli anni seguenti, anche in Europa.
Pubblicità, televisione, cinema, ma anche scaffali dei supermercati diventano i soggetti delle opere d’arte. La particolarità di questa corrente sta nel fatto che gli artisti della pop art raccontano ciò che li circonda.
Pop sta per popular, popolare, perché popolari sono i soggetti delle opere d’arte, rappresentati con colore, espressività e, forse, un pizzico di arroganza ed egoismo, dagli artisti che si lasciano ispirare dalla cultura di massa.
Oggi uno degli artisti di spicco della pop art in Italia, o meglio, neopop art, si chiama Willow, al secolo Filippo Bruno, classe 1978. Uscito dalla scuola dei fumetti, terminato l’iter accademico ha iniziato a lavorare con case editrici, agenzie pubblicitarie e aziende. Oggi i suoi lavori sono talmente apprezzati da essere richiesti da aziende nel settore della moda, del food e dell’automobilismo. Partendo dal suo studio-laboratorio a Bussero, alle porte di Milano, Willow è arrivato ad esporre a Miami, Londra, Montreal e Sidney. Diverse gallerie in tutto il mondo ospitano le sue opere, identificandolo come uno degli nomi caldi per quanto riguarda gli artisti italiani di Pop Art.
Willow ha uno stile personale, caratterizzato da intensi colori, con i quali si diverte a comunicare a vari livelli e a più persone possibili il suo modo di vivere l’arte. Spesso lo associano alla street art, ma l’artista emergente italiano tende a distaccarsi da questo movimento. Piuttosto, è possibile dire che, in qualche modo, Willow segua la tracciata lasciata da grandi artisti pop art americani. Come in passato fece Warhol con i suoi celebri barattoli di salsa Campbell, diventati simbolo della Pop Art, infatti, Willow riesce a sfruttare, con il suo particolare e coloratissimo linguaggio artistico, le modalità di comunicazione e la filosofia della società dei consumi, trasformandole in arte, con un chiaro intento ironico e provocatorio.
I personaggi delle opere di Willow si esprimono attraverso lettere e suoni propri del fumetto, dando una forte risposta all’attuale scena artistica in Italia, sempre più dominata dall’arte concettuale e performativa. Dietro ai suoi lavori, ovviamente, c’è sempre un messaggio da trasmettere a chi osserva.
La tecnica con cui la gran parte dei suoi lavori vengono realizzati è quella dello smalto su tela. Creando diversi livelli, l’artista può impegnarsi a mettere in risalto alcuni dettagli in un secondo momento, mutuando la sua precedente esperienza da fumettista e illustratore.
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