Please enter the email address you used to register. We will then send you a new password.
Giuseppe Ravizzotti è un artista intimista: i suoi quadri hanno un’Anima, uno spirito vivido nel suo essere nudo e crudo. Tutto è pensiero, vissuto nelle proprie membra più e più volte per essere poi portato su tela. Osservare un suo dipinto significa dare il fianco all’emozione, assumendosi il rischio di venirne travolti.
Tutti coglierebbero al volo l’occasione di osservare dal vivo un suggestivo concentrato dell’attuale panorama artistico contemporaneo. La Galleria Orler ad Orbetello offre questa opportunità, accogliendo i visitatori in un ambiente caldo e raccolto, pregno di arte e passione. Sì, perché è proprio questo connubio a rendere la galleria un piccolo gioiello, da osservare e vivere fino in fondo, muovendosi tra i tanti quadri che fanno capo a più tipologie di arte, laddove un posto di spicco viene occupato dai pittori figurativi.
Coloro che hanno sempre un occhio di riguardo per gli artisti italiani più quotati, ma soprattutto gli amanti dei pittori intimisti non possono non soffermarsi sulle opere di Giuseppe Ravizzotti, autore anche di tanti dipinti su commissione.
I quadri di Ravizzotti comunicano in maniera graffiante. Graffiante, proprio come quei graffi e quei tagli che contaminano la figura, rendendola cruda ma nel contempo estremamente umana. Nei suoi dipinti figurativi in bianco e nero il linguaggio del corpo è insieme linguaggio dell’anima, entrambi sottolineati da titoli che sono delle piccolissime poesie. L’origine astrattista del pittore è evidente in sottofondo e fa da contraltare alla componente figurativa: da qui la definizione dello stile come “figurativo contaminato”.
La paura, la solitudine, le sofferenze del quotidiano, la difficoltà che l’amore comporta, tutto ciò che è conflitto e coinvolge corpo e mente. Nei dipinti figurativi di Ravizzotti si parte da qui e si arriva di nuovo qui, dopo essere passati attraverso tutti i personali livelli interpretativi. ll senso arriva così prima agli occhi e poi al cuore, spingendoci a riflettere, a scoprire l’Anima al di là delle cicatrici.
Follow us