Please enter the email address you used to register. We will then send you a new password.
Natura morta di fiori, oggetti, frutta, crostacei e il paesaggio che vede dalla finestra. I soggetti della produzione artistica di Giovanni Barbisan. Nella decisione di dipingere la natura selvaggia della Maremma Toscana, il pittore trasforma il paesaggio in un clima interiore.
Giovanni Barbisan nasce a Treviso il 6 aprile del 1914 e il padre pittore ha certamente alimentato la vocazione all’arte del figlio che, appena diciottenne, si iscrive ai corsi di nudo all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove apprenderà poi le tecniche di decorazione da Guido Cadorin e di incisione da Giovanni Giuliani. Tuttavia, il pittore considera la sua esperienza da autodidatta, accusando l’Accademia di non avergli insegnato nulla.
Nel 1935 acquista un torchio e trasforma la sua casa nel primo Centro d’Incisione di Treviso, frequentato dai giovani artisti, mentre nel 1937 inizia ad insegnare nel Liceo Artistico di Venezia dove rimarrà fino al 1971. Negli anni che precedono lo scoppio della seconda guerra mondiale studia e si dedica alla pittura ad olio e all’incisione, pur sperimentando anche l’affresco per cui ottiene nel 1940 il premio alla Biennale di Venezia. Con lo scoppio della guerra la produzione artistica rallenta e i vari spostamento lo portano nel 1946 a Milano dove si sposa per poi tornare a Venezia.
La pittura di Giovanni Barbisan
Nel dopoguerra le correnti artistiche preponderanti ovvero neocubismo, realismo e astrattismo non cambiano la pittura e le scelte espressive di Giovanni Barbisan, che rimane fedele alla tecnica incisoria acquafortistica anche nelle occasioni di confronto più rilevanti a livello nazionale e internazionale. Proprio nel 1950 Barbisan ottiene il Premio Nazionale per l’incisione e importanti riconoscimenti dalla critica alla Biennale di Venezia.
Anche i soggetti scelti dall’artista restano gli stessi: natura morta di fiori, oggetti, frutta, crostacei e il paesaggio che vede dalla finestra. Nulla di più del proprio spazio familiare a cui si aggiunge negli anni ’60-’70 la decisione di dipingere la natura selvaggia della Maremma Toscana. La caratteristica dell’opera di Giovanni Barbisan è quella di trasformare il paesaggio in un clima interiore, con il peso centrale della luce e il rifiuto della moda e di ogni modernità.
No reviews found
Follow us