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Il pittore italiano Tano Festa è un protagonista fondamentale della scena artistica romana, della scuola della pop art e del new dada.
Maestro della pittura gestuale e informale, Tano Festa nasce alla fine del 1938 a Roma, dove vivrà tutta la sua vita.
Non solo un grande artista ma anche una grande penna: Festa fu anche poeta, ispirato e influenzato dalle liriche e dallo stile di Sandro Penna. Questa attività, seppur marginale, fu per Festa una fondamentale passione che rappresenta un tassello importante per conoscerne la personalità.
Attratto dalle leggi chimiche che regolano il mondo della stampa fotografica, si iscrive all’Istituto d’Arte di Roma dove si diploma nel 1957 in “fotografia artistica”.
Durante questi anni da studente, Festa ha l’occasione di entrare in relazione con numerosi giovani artisti coi quali stringe un legame creativo e affettuoso. Queste relazioni, destinate a perdurare negli anni, segnarono un momento roseo nella storia dell’arte romana.
Tanto Festa iniziò ad esporre le sue opere nel 1959, quando partecipò ad una mostra collettiva presso la galleria “La Salita di Roma” e dopo poco cominciò a dedicarsi ad esposizioni personali.
La sua pittura giovanile è di ispirazione surrealista, egli gioca con le prospettive ed i punti di vista ed usa includere nei suoi quadri figure zoomorfe.
Negli anni a venire Tano Festa sperimenta differenti tecniche pittoriche e si dedica a diversi stili: è il tempo dei dipinti monocromi, del rosso che impregna la tela e la delimita dandole una forma.
Festa diviene un protagonista fondamentale della scena artistica romana, della scuola della pop art e del new dada.
Si dedica anche allo studio dell’oggetto, alla creazione di oggetti comuni come finestre, armadi e porte, ricostruiti su disegno dell’artista privi di cardini, maniglie o serrature.
La ricerca di Festa si espande anche all’interesse verso i grandi maestri del Rinascimento, con particolare attenzione per le opere di Michelangelo, che egli reinterpreta, nei suoi quadri d'autore, come manifesti pubblicitari.
Festa, inoltre, vanta di aver partecipato ad importanti manifestazioni come la Quadriennale di Roma nel 1965 e, nel 1980, la Biennale di Venezia. Una delle sue ultime produzioni fu la creazione di “la luce d’Egitto”, collezione di opere geometriche-concettuali maturata dall’esperienza dei numerosi viaggi e delle segnanti avventure vissute dalla periferia romana a New York.
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