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Quando parliamo di fotografia d'autore ci addentriamo nel campo della fotografia espressiva, quella fotografia che non è solo rappresentazione oggettiva e impersonale della realtà ma diventa linguaggio comunicativo. Lo scatto fotografico non cattura solo il momento, è occhio e mente dell'artista che in quel preciso istante fissa nell'immagine il proprio modo di vedere la realtà.
Pensiamo ad esempio ai reportage di Robert Capa che hanno documentato i grandi conflitti bellici della prima metà del Novecento; o ancora gli scatti di Henri Cartier-Bresson, pioniere del foto-giornalismo ricordato con l'appellativo di "occhio del secolo"; oppure i ritratti del fotoreporter statunitense Steve McCurry, espressione di un'indagine sociale e culturale, racconti e storie di esperienza umana. In Italia il fotografo, fotoreporter e scrittore Franco Fontana concentra la propria ricerca sull'espressività del colore. I suoi paesaggi, per la struttura geometrica delle forme e per il cromatismo evidente vengono spesso associati alla pittura, dalla Pop Art all'Astrattismo.
È in questo senso che la fotografia non si limita a rappresentare la realtà, ne diventa interprete. Quando l'oggettività di un'immagine diventa espressione della soggettività di un'individuo anche la fotografia non è più riproduzione tecnica ma interpretazione, diventa arte, fotografia d'autore.
Nel panorama artistico contemporaneo la fotografia d'autore segue spesso la strada della sperimentazione verso l'astratto.
Silvio Balestra è un Artista che utilizza il mezzo fotografico come forma espressiva. Il suo modo di fare fotografia stravolge i metodi tradizionali.
Si definisce fotografo della luce naturale. Artista è colui che riesce a vedere oltre il reale. E cosa c'è di più reale della luce stessa? "Vedo le forme che la luce produce dietro a tutte le cose reali - dice - e le immortalo in una fotografia". Il suo scopo è dunque quello di fisicizzare la luce, darle una forma fisica. Una duplice sfida la sua, tecnica e concettuale, perché a fare da supporto ad un'opera c'è sempre un pensiero, un'idea che si combina alla creatività e alla sperimentazione.
Silvio Balestra predilige il bianco e nero, nel quale poter accentuare maggiormente il contrasto dinamico tra luce ed ombra. È dalla luce che si sprigiona il dinamismo, è dalla luce che nascono o si nascondono le forme. Sono forme astratte, empiriche, ideate dall'artista il cui istinto ed estro creativo è sempre supportate però da studi, ricerche scientifiche e sperimentazione.
Potremmo sintetizzare il lavoro di questo interessantissimo Artista in questa sua frase: "Credo nell'effetto finale della mia sperimentazione. Ogni mio lavoro, ogni ciclo che intraprendo è la continuazione di una sperimentazione, il completamento di un pensiero creativo che va ad incrementare, ad ispessire il mio bagaglio culturale ed artistico".
Roberta Filippi
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