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La scultura fin dall'antichità è considerata una delle forme d'arte più alte e sublimi. Sculture monumentali ornavano grandi costruzioni architettoniche, o celebravano le imprese di importanti personaggi. Le immagini tridimensionali delle sculture, con la loro immediatezza visiva, riuscivano ad esprimere quella che è la potenza del reale.
Michelangelo Buonarroti, il più grande scultore di tutti i tempi, sosteneva che le forme sono già dentro la materia e lo scultore non deve far altro che togliere il superfluo da essa per lasciar uscire la bellezza di tali forme.
La scultura è la massima forma di espressione interiore dell'artista emergente Sabrina Lo Piano. Il ogni sua opera c'è un percorso introspettivo; dando forma alla materia la trasforma in emozione, interpretando così le gioie e i dolori ma anche le idee e i sogni che pulsano in sé.
I soggetti che Sabrina Lo Piano modella nella creta sono prevalentemente figure femminili, delle quali l'artista esalta i sentimenti, la parte più interiore di ognuna di loro. E racconta così la donna nella società contemporanea.
Come donna Sabrina Lo Piano descrive la realtà in cui vive, le problematiche sociali e la condizione femminile. I corpi, spesso nudi, sono chiusi su se stessi, i volti nascosti o quasi cancellati. È una donna timida ed introversa quella descritta da Sabrina Lo Piano, ma anche assorta nei propri pensieri e molto spesso sognatrice.
L'idea del non finito, il voler lasciare in evidenza i piccoli difetti della creta plasmata e modellata accresce l'espressività di ogni opera, così come il contrasto tra parti smaltate, lisce e colorate, e dettagli volutamente grezzi di materia lasciata al naturale. Il contrasto cromatico messo in risalto da Sabrina Lo Piano nelle sue sculture allude ad un significato simbolico delle stesse. Il bianco è sinonimo di innocenza e purezza, mentre il colore caldo dell'argilla rimanda alla natura e la figura che da essi scaturisce è la donna nel suo duplice aspetto, sensuale e materno.
È una donna, quella che Sabrina Lo Piano mostra nelle sue sculture, che non ha paura di esternare i diversi aspetti del proprio carattere, la fragilità ma anche la forza con la quale affrontare le difficoltà quotidiane. Caratteristiche che rispecchiano a pieno le qualità della materia scelta dall'artista per i suoi lavori, la creta, duttile e tenera ma che diventa dura e resistente dopo essere stata lavorata pur mantenendo la propria fragilità interiore.
Roberta Filippi
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