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In mostra fino al 15 settembre, nella Galleria Orler del Centro commerciale Il Gualdo a Punta Ala le opere dell'artista veneto Fausto Trevisan.
Ricerca e sperimentazione guidano l'artista nella realizzazione di opere concettuali nelle quali gestualità e razionalità si fondono a stimolare l'emotività di chi osserva. Giocando con parole e segni, intervenendo sulla materia anche con un attento abbinamento cromatico, Fausto Trevisan lascia tracce sulla tela che raccontano la propria storia artistica, originale indubbiamente, enigmatica ed istintiva, sempre sorretta da una casualità controllata.
Il lavoro di Fausto Trevisan segue due filoni, distinti sicuramente, ma che in realtà risultano concettualmente l'uno la continuazione dell'altro, un'evoluzione del pensiero artistico che va sempre più verso il concreto intervento dell'artista sulla materia e sull'immagine.
Nella serie degli "Aggettivi paradossali" l'artista parte da una parola che per significato, o paradossalmente per il suo contrario, abbina ad un determinato materiale e colore. L'immagine che ne scaturisce, una pitto-scultura, è in grado di provocare un forte impatto visivo rafforzando, a livello interpretativo, il significato della parola stessa reinterpretata artisticamente.
L'intervento diretto dell'artista è ancora più evidente ne "I segni del tempo", una serie di screpolature casuali nel disegno ma ragionate e controllate dall'impatto fisico sulla tela la cui espressività si svela con l'aggiunta di pigmenti scuri che vanno ad evidenziare le linee delle crepe che risaltano dal fondo chiaro.
La mostra a Punta Ala presenta i due diversi cicli artistici di Fausto Trevisan, esaltando l'innovazione e l'originalità tecnica di tale artista che ha fatto della sperimentazione estrema il suo punto di forza.
Il significato di una parola, il concetto che essa esprime, la sensazione che comunica fino a reinterpretarla arrivando a dimostrare il contrario del suo stesso significato. Scagliarsi sulla tela, lasciarvi la propria traccia, riuscire a metterne in evidenza il fascino del disegno, la sua casualità controllata dalla razionale volontà dell'artista.
"La ricerca e la sperimentazione non può fermarsi – dice Fausto Trevisan – ogni artista deve poter lasciare la propria traccia. Io non mi fermerò mai, ho sempre nuove idee, originali, da sviluppare".
La mostra sarà visitabile fino al 15 Settembre.
Galleria Orler – Centro commerciale Il Gualdo – Punta Ala.
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