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Desiderio e piacere. Nelle diverse epoche l'arte ci mostra come la sensualità e l'erotismo siano tematiche ricorrenti, capaci di evocare emozioni e sentimenti. Pensiamo ad esempio al dipinto perduto di Michelangelo "Leda e il cigno", o prima ancora le statue dell'arte greca e gli affreschi romani; e poi in tempi più recenti i disegni erotici di Füssli, Klimt, Schiele e molti artisti contemporanei.
Nel dipingere un artista si mette a nudo, mostra al pubblico la parte più nascosta di sé cercando di procurare piacere in chi lo osserva.
Nei suoi ritratti pop erotici Katalin Balogh cerca di raffigurare la verità emotiva, il sentimento. I suoi nudi mostrano una sensualità conturbante ma mai volgare, riflettono l'inquietudine che l'ha accompagnata nella vita e nel percorso artistico, fatto di sacrifici, delusioni e piaceri.
Donne eroticamente attraenti, che non hanno paura di mostrare la loro femminilità e la loro bellezza.
Il senso del colore, scelte cromatiche talvolta azzardate in tonalità vivaci che fissano l'accento sulla personalità decisa del personaggio raffigurato. La naturalezza delle forme, non necessariamente perfette stilisticamente, ma travolgenti nell'emotività che riescono a comunicare.
Anche nei paesaggi Katalin Balogh esalta la bellezza. Sono luoghi evocatori di sentimenti e passioni. Uno stile leggero, che nel tratto spontaneo delle pennellate ampie descrive scene di vita quotidiana e ricordi.
L'arte è come una valvola di sfogo, una dimensione nella quale lasciarsi andare, dalla quale con il tempo imparare a trarre piacere e attraverso la quale comunicare sentimenti ed emozioni.
Nel fascino della figurazione si nasconde la fragilità e le insicurezze della personalità di questa artista che attraverso la pittura si racconta esorcizzando, nel tentativo di trasmettere piacere a chi osserva, gli aspetti più negativi dell'esistenza.
Roberta Filippi
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