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La scultura come forma d'arte ha da sempre un suo fascino. Pensiamo alle sculture classiche interpreti del concetto filosofico di bellezza; alle botteghe rinascimentali dove artigiani della materia, con svariati strumenti spesso anche poco raffinati, creavano opere destinate a rimanere poi nel tempo, simbolo di un'epoca, espressione della società e del suo modo di pensare e vivere l'arte.
Vasari, pittore, architetto e storico dell'arte rinascimetale, nella sua opera storiografica "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architetti" definiva la scultura quella forma d'arte che, levando il superfluo dalla materia, la riduce a forma di corpo secondo l'idea pensata dal suo artefice.
Anche per Michelangelo la figura era prigioniera della materia, così come per Platone l'anima era prigioniera del corpo, e proprio la scultura ne lasciava venir fuori la forma scoprendo gradatamente il soggetto.
Negli anni le tecniche si sono evolute, è cambiato l'approccio dell'artigiano-artista nei confronti di tale forma d'arte, sono cambiati i materiali, e anche il modo di pensare la scultura.
Pierluigi Concheri è uno scultore contemporaneo che combina antico e moderno in un linguaggio artistico personale in cui l'opera astratta nell'aspetto formale conserva il realismo nel suo significato.
Creatività e abilità manuale caratterizzano il suo lavoro. Curioso verso tutti quei materiali che la natura offre, prende ispirazione da essa, per studiare successivamente e apprendere le tecniche per lavorarli. Comincia la ricerca e l'assemblaggio dei pezzi. Il disegno, uno schizzo su un qualsiasi pezzo di carta per appuntare le proprie riflessioni. Lo studio delle proporzioni, dei volumi, delle ombre. Ma prima di tutto questo l'intuito, la necessità di seguire le proprie sensazioni.
La creazione di una scultura, l'assemblaggio di materiali che prendono così forma è per Pierluigi Concheri bisogno di dare corpo ed anima alla materia. L'artista trasmette nella scultura ciò che sente.
"La scultura – dice – è una strana alchimia di sensazioni, emozioni, ricordi, ripensamenti, intimi conflitti, sudore, fatica e polvere; anche dolore". Plasmando e modellando legno, marmo e metallo Concheri genera forme caratterizzate da un'alternanza di pieni e vuoti, sulle quali agisce il tempo, entra la luce e il soffio del vento sembra posare il suo respiro.
Pierluigi Concheri fonde classicismo e innovazione nelle sue creazioni artistiche. Dal minimalismo formale che rasenta la stilizzazione dell'immagine si sprigiona l'energia del movimento. Sia nelle sculture imponenti e di grandi dimensioni, che nei pezzi più piccoli da poter adattare a diversi ambienti.
L'artista coglie l'essenza della materia razionalizzandola in un immagine capace di evocare sensazioni.
La più grande ricompensa per un artista, infatti, è quella di riuscire a comunicare attraverso le proprie opere, suscitando emozioni in chi osserva.
Roberta Filippi
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