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Un artista poliedrico il cui lavoro è riconosciuto a livello mondiale, Getulio Alviani passa alla storia come uno dei più importanti artisti contemporanei e designer italiani, che vanta innumerevoli esposizioni collettive e personali in Italia e all’estero - da Tokyo a Parigi fino al MoMa di New York - e partecipazioni di altro calibro come la Biennale di Venezia.
Getulio Alviani nasce nel 1939 ad Udine, dove sin da giovanissimo si appassiona all’arte e frequenta il laboratorio di Max Piccini, scultore statuario che gli trasmetterà i primi rudimenti del lavoro artigianale, l’arte del “fare” e del “costruire” che da sempre furono per lui fondamentali.
Inizia così a muovere i primi passi nell’ambito artistico, specializzandosi nell’opera pittorica, nella grafica e nel design. Inizia col frequentare diversi studi di architetti ma ben presto gli verrà commissionata la progettazione di alcuni interruttori per una nota azienda, della quale diverrà direttore artistico.
L’applicazione scientifica e il principio per il quale ogni problematica necessita di una specifica soluzione, sono argomento di interesse per Alviani.
Verso la fine degli anni cinquanta qualcos’altro si pone al centro della sua curiosità: la luce e le forme muovono in Alviani un interesse e ne diventano prediletto oggetto di studio.
Alviani si consacra all’arte programmata, una corrente che vuole collegare la razionalità alla creatività e si concentra sullo studio della percezione visiva e degli inganni ottici, a partire dalla Gestalt. Un’arte che produce oggetti, costruiti con rigore logico.
Frutto di questa ricerca le prime “linee luce”, delle opere d’arte contemporanea costituite da lamiere di alluminio fresate e, successivamente, riassemblate creando opere geometriche. La luce, nella visione di quest’opera, assume un ruolo attivo in quanto ha il ruolo chiave di poter mutare la percezione dell’oggetto artistico: la luce batte sull’alluminio e il corpo si muove nello spazio. Tutto ciò che l’occhio percepisce è in continuo mutamento.
Le opere di Alviani ci offrono forme impeccabili, raccontano un artista che affronta un’opera con lucidità, tant’è che per il suo fare preciso e razionale egli è stato definito “artigiano della matematica”.
Tra le conoscenze più importanti per Getulio Alviani ci furono sicuramente Fontana e Manzoni, grazie ai quali egli trasse una enorme ispirazione, fondamentale per la sua carriera.
Alviani passa alla storia come uno dei più importanti artisti contemporanei e designer italiani, che vanta innumerevoli esposizioni collettive e personali in Italia e all’estero - da Tokyo a Parigi fino al MoMa di New York - e partecipazioni di alto calibro come la Biennale di Venezia.
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