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L'arte di Arp Hans è una continua ricerca. Una creatività spontanea, dettata dal caso, per cogliere l’essenza della realtà, quella che invece è così difficile realmente da afferrare. Perché proprio quell’essenza sfugge ai meccanismi di rappresentazione delle forme concrete. L'uomo non è in grado di spingersi oltre la forma e sempre di più perderà la capacità di andare oltre la realtà materiale. A meno che non ci si lasci andare completamente all’inconscio, riuscendo così a creare la vita vera e propria.
Originario di Starsburgo dove nasce nel 1887, Hans/Jean Arp Hans è pittore francese, scultore e poeta e muore a Basilea nel 1966, all’età di 79 anni.
Di mamma alsaziana e papà tedesco, ha sempre utilizzato due nomi per presentarsi, a seconda del territorio o circostanze in cui si trovava: Hans e Jean. Motivo per cui in generale oggi ci si riferisce a lui chiamandolo Arp Hans.
Si forma presso l’Ecole des Arts et Métiers di Strasburgo, poi, fra il 1905 e il 1907, alla Kunstschule di Weimar e infine, dal 1908, all'Académie Julian di Paris.
Il suo merito e la sua fama di artista contemporaneo sono legati alla scoperta di nuove forme di arte figurativa. Ne sono un esempio i collages oppure i papiers dechires ovvero i frammenti di carta poi uniti insieme.
È possibile collocare la sua attività di pittore contemporaneo e in generale di artista tra il surrealismo e il cubismo. Questo significa che la sua ispirazione principale era proprio quella di non rappresentare mai la realtà, anzi di inventarne sempre nuove. Si dedica poi al Dadaismo.
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