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Un’arte, quella dell'artista italiano emergente Mario Patella, che affascina perché ci trasporta in un mondo diverso dal nostro, facendoci cambiare punto di osservazione.
Dopo gli studi all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, che saranno, come egli stesso afferma, fondamentali per il suo processo formativo e culturale, Mario Patella comincia ad esporre le proprie opere presso alcune gallerie del territorio nazionale, fino alla consacrazione ormai giunta, come uno degli artisti emergente più interessanti del patrimonio artistico contemporaneo.
Il pittore fa' proprio il concetto di pittura veneziana, ovvero quella corrente pittorica che si sviluppa nell'area della Repubblica di Venezia nel XIV secolo per poi diffondersi in tutta Europa.
La sua è un’arte rivelatrice, illuminata, che ci permette di seguirlo attraverso mondi fantastici e fantascientifici, paesaggi inusuali che stravolgono il nostro punto di osservazione, e le nostre conoscenze. Mario Patella viene definito il pittore della luce, e questa componente così fondamentale nella sua pittura ci porta alla scoperta dei cosiddetti suoi “esopaesaggi”, paesaggi della mente, dove spesso egli ritrae corpi celesti appartenenti ad altre galassie, estranei al nostro sistema solare.
Ogni sua opera è un pezzo unico. Ogni sua opera rappresenta non il solito paesaggio, ma un paesaggio alternativo, dettato dai suoi studi sull'Universo, sua grande passione. Egli ci porta su pianeti che forse un giorno l'uomo conquisterà oppure lascia il suo interlocutore senza fiato dinnanzi ad uno scorcio di cielo, opere quest'ultime che ci riportano ai tempi del Romanticismo ma intrise di un tocco decisamente moderno.
Si tratta di cieli in cui la luce, le nuvole, le albe o i tramonti vengono intuiti e pensati come stati d'animo dell'uomo. Ed è così allora che uno scorcio azzurro fatto di nuvole in movimento può rappresentare una via di fuga, un senso di libertà, di spensieratezza e un'alba e un tramonto una sorta di rinascita spirituale.
Mario Patella con la sua abilità pittorica dona alla luce una sua identità propria e inequivocabile. Non è la luce dell'impressionismo o la luce di Monet delle 2 di pomeriggio, quella e solo quella! Al contrario è una luce senza tempo, assoluta, che cattura perfettamente il visibile
I cieli di Mario Patella sono un connubio di emozioni, opere 'tridimensionali' dove colore, luce, consistenza materica sono in perfetta armonia. Un viaggio mentale, quello che compie l’artista e nel quale ci trascina con sé dolcemente, che potremmo definire pindarico, tali sono le ambizioni di Patella che cerca di immaginare come potrebbe essere osservare il mondo da uno dei satelliti di Saturno, oppure immaginare di avere più di una luna all’orizzonte, o ancora come potrebbe essere osservare un paesaggio dall’alto delle sue nuvole in un sapiente gioco di colori e consistenze.
Le sfumature della sua pittura sono eteree, così come i suoi pensieri già proiettati in un mondo lontano, un attimo e non gli appartengono più. La sua arte invece, proprio perché in grado di farci spiccare il volo con la fantasia, è il nostro portale verso l’ignoto, verso l’infinito, e questo è tutto quello che ci è dato sapere.
Un viaggio mentale, attraversando cieli, nuvole, atmosfere diverse, scoprendo pianeti e mondi fantascientifici. E' il viaggio che si compie osservando le opere di Mario Patella. I suoi cieli sono un respiro, sono impressioni della realtà, paesaggi veri, romantiche poesie. Ma sono anche immagini fantascientifiche, non invenzioni fantastiche ma, partendo da elementi concreti, viaggi verso l'ignoto, dal cielo verso il niente, fantasticando con la mente. L'artista compie talvolta particolari esperimenti, immaginando di fare un volo nell'atmosfera di altri pianeti, muovendosi in diversi strati di cielo, osservando il mondo dallo spazio e viaggiando in luoghi sempre diversi. Sono viaggi che l'artista compie con la mente, sfruttando le sfumature del colore, tracciando con il pennello impalpabili atmosfere nelle quali lo sguardo di chi osserva si perde. Sguardo che si perde anche osservando quel cielo che gli è più familiare, che vede quotidianamente, che fa compiere in lui un cambiamento di umore. Nei dipinti di Mario Patella si riconoscono nuvole cariche di pioggia, ma anche giornate luminose e piene di sole, emergono forti contrasti e ognuno può vederci ciò che vuole perchè sono semplicemente paesaggi, una dimensione in cui spaziare e far viaggiare la mente analizzando e cercando di conoscere a fondo un soggetto che tutti conosciamo, che tutti vediamo, il cielo, ma che ognuno può interpretare in base alle proprie sensazioni.
Roberta Filippi
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