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Silvana Martini, tramite la pittura, riesce a parlare di se stessa e dare voce ai suoi sentimenti. L’astrattismo è il linguaggio visuale da lei prediletto, le forme e i segni sono la chiave in grado di aprire lo scrigno che racchiude le sue idee e, finalmente, raccontarle al mondo.
Nata a Camerino, Silvana Martini è sin dall’infanzia attratta e affascinata dalla potenza dell’arte e si approccia dunque, giovanissima, al suo studio e approfondimento.
All’inizio della sua produzione pittorica sono le figure umane, soprattutto femminili, ad essere protagoniste delle sue opere. Man mano, col passare del tempo e con il proseguire degli studi, l’artista viene attratta da nuovi stili e tecniche e comincia ad ampliare il proprio repertorio con delle opere astratte.
Silvana Martini non teme il cambiamento, bensì lo reputa una fonte di ispirazione: si rivela dunque una pittrice dalla personalità eclettica, in grado di rinnovarsi e riscoprirsi, spinta con curiosità dall’interesse verso una instancabile ricerca.
Nelle sue tele appaiono colori freddi e caldi, congiunti da linee e curve in una splendida lucentezza; ed è proprio la particolarità di questa lucentezza a colpire profondamente il suo pubblico. Si tratta di immagini accese in cui la luce è così intensa che sembra quasi voler trapassare la tela: la luce viene utilizzata in maniera diretta, quasi come un flash, mettendo così in risalto le tinte predominanti nelle opere- rosso, giallo e azzurro- che conducono il racconto visuale e dinamizzano i quadri. Il tratto all’apparenza caotico, viene tracciato seguendo un ritmo armonioso, proprio come in una sinfonia.
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